Interruttori differenziali e inverter


Parliamo di interruttori differenziali e inverter.

Capita talvolta di trovare interruttori differenziali a protezione di ascensori che contengono degli inverter per il controllo di velocità dell’impianto di tipo non corretto per questo tipo di applicazione.

Allora vediamo prima di tutto cos’è un interruttore differenziale e qual è la funzione che svolge all’interno dell’impianto.

Ci riferiamo nello specifico a impianti di tipo TT, quelli cioè dove l’impianto di messa a terra dell’utilizzatore e l’impianto di messa a terra della cabina che alimenta il sistema elettrico sono distinti tra di loro.

Questo è il caso della maggior parte delle installazioni elettriche con cui si ha a che fare nel nostro campo, poi ci sono altre tipologie di impianto diverse da questo punto di vista ma non le considereremo in questa sede.

Negli impianti di tipo TT, dunque, deve essere presente una protezione differenziale, che serve a proteggere gli utenti dai cosiddetti “contatti indiretti”.

I “contatti indiretti” sono quelli che si hanno quando si entra in contatto con una parte in tensione ma che normalmente non dovrebbe esserlo. Un caso tipico è l’involucro metallico di un’apparecchiatura elettrica che, a causa di un cedimento dell’isolamento interno, va  in tensione.

In quest’ultimo caso se una persona toccasse l’involucro esterno andato in tensione subirebbe un’elettrocuzione (ovvero prenderebbe la scossa). Ma, se l’involucro esterno è stato collegato correttamente all’impianto di messa a terra dell’edificio, l’interruttore differenziale è in grado di rilevare questa anomalia del circuito e di interrompere l’alimentazione dell’apparecchiatura non appena si verifica il guasto.

Il principio di funzionamento dell’interruttore differenziale è tale per cui esso riesce a fare un bilancio continuo tra la corrente che entra nel sistema e quella che ne esce.

Per semplicità se ci riferiamo ad un impianto monofase, abbiamo che l’interruttore differenziale fa  continuamente un bilancio tra la corrente che entra attraverso una fase e quella che esce attraverso il neutro. Quando questo bilancio non è più in equilibrio vuol dire che c’è una dispersione di corrente nel circuito. L’interruttore allora interviene quando la differenza tra la corrente d’ingresso e quella in uscita è pari alla corrente d’intervento detta appunto “corrente differenziale”.

L’inverter che viene utilizzato nei quadri di comando per controllare il moto dell’ascensore durante il suo funzionamento può disperdere a terra una corrente temporanea o strutturale con una forma d’onda alterata rispetto alla sinusoide a 50 Hz, o addirittura con componenti continue. l’interruttore differenziale che viene installato a protezione deve poter funzionare anche in presenza di queste correnti.

Quindi, se si installa un interruttore differenziale non adatto può succedere che, in caso di dispersione di una corrente con una forma d’onda diversa dalla classica sinusoide a 50 Hz, l’interruttore differenziale non sia in grado di rilevarla e non intervenga.

Per ovviare a questo tipo di problema esistono interruttori differenziali specificatamente progettati per proteggere quelle linee elettriche dove sono presenti dispositivi che generano correnti con forme d’onda diverse dalla sinusoide a 50 Hz.

Nel caso specifico dell’inverter di solito è consigliato l’utilizzo di interruttori differenziali di tipo B. Sono interruttori in grado di intervenire anche per correnti continue ondulate e non ondulate  e anche per correnti sinusoidali fin a 1000 Hz.

Secondo la norma CEI 64-8 devono essere i costruttori dell’apparecchiatura a indicare il tipo di differenziale adatto a proteggere la linea da cui viene alimentata. Quindi, quando si inserisce nel quadro di comando di un ascensore un inverter, ci si deve sincerare di quali siano le indicazioni del produttore dell’inverter riguardo all’interruttore da montare a monte.

L’installatore dell’ascensore, a sua volta, dovrà trasferire questa informazione al responsabile dell’edificio, ovvero all’amministratore del condominio (se in ambito condominiale) o al proprietario dell’impianto se siamo in ambito privato, il quale si rivolgerà poi ad un elettricista per fare verificare il tipo di interruttore differenziale presente ed eventualmente sostituirlo.

Ricapitolando

-Nella maggior parte degli impianti di ascensore è presente un interruttore differenziale.

-L’interruttore assicura la protezione dai contatti indiretti, ovvero dal contatto con parti normalmente non in tensione, ma che possono andare in tensione a causa di un guasto dell’isolamento (esempio involucri metallici di machine elettriche).

-Se l’impianto di ascensore ha un inverter al suo interno, l’interruttore differenziale deve essere scelto del tipo adatto per proteggere questi impianti.

-Il tipo di interruttore differenziale da utilizzare ce lo deve dire il fabbricante dell’inverter, in accordo con quanto previsto dalla norma CEI 64-8. Chi installa l’ascensore deve fornire questa informazione al committente.

Autore

  • Ing. Rinaldo Papa

    Classe 1971. Ingegnere, marito e padre per vocazione. Curioso di natura. Ascensorista per professione. Autore del podcast ‘Ascensori e dintorni’ - responsabile servizi per Baglini Ascensori Group S.r.l.

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