
Bonus Barriere Architettoniche 2025: Opportunità, Novità e Requisiti per Installare Ascensori e Servoscala
Anche il 2025 può essere l’anno giusto per installare nella propria abitazione un ascensore, una piattaforma o un servoscala per eliminare le barriere architettoniche.
La Legge di Bilancio 2025 infatti non ha interferito sull’aliquota o sulla scadenza della misura, andando a confermare la proroga già in essere fino al 31 dicembre 2025.
La Manovra ha però inserito qualche cambiamento come ad esempio il limite massimo detraibile annualmente in base al reddito ed alla situazione familiare del contribuente.
Interventi ammessi all’interno del Bonus Barriere Architettoniche 2025
Anche per il 2025 il bonus barriere architettoniche permette di detrarre il 75% della spesa su tutti gli interventi inseriti nell’art. 119-ter del DL 34/2020 (modificati dal Dl 212/2023) permettendo di installare con un grande risparmio ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Chi decide di installare queste macchine all’interno della propria abitazione o del proprio condominio potrà recuperare la spesa sostenuta fino al 75% in 10 anni, attraverso la dichiarazione dei redditi.
Alla detrazione possono accedere:
- Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni.
- Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
- Le società semplici.
- Le associazioni tra professionisti;
- I soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali)
Il tetto massimo di spesa del bonus
Per poter usufruire del bonus bisogna tenere conto di alcuni tetti di spesa che riguardano il reddito che è così suddiviso:
- 000 euro per unifamiliari o unità funzionamento indipendenti con accesso autonomo,
- 000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per gli edifici plurifamiliari da 2 a 8 unità,
- 000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per condomini con più di 8 unità.
Lo Stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura
Il Decreto Legge Blocca Cessioni 212/2023 ha interrotto la possibilità di cedere il credito o applicare lo sconto in fattura, inclusi i benefici del bonus barriere architettoniche, a partire dal 1° gennaio 2024. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni. Per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 30 marzo 2024, sarà ancora possibile richiedere lo sconto in fattura nei seguenti casi specifici:
Interventi sulle parti comuni dei condomini con una destinazione prevalentemente abitativa.
Abitazioni unifamiliari o unità in edifici plurifamiliari, ma solo se il proprietario ha un reddito di riferimento inferiore ai 15.000 euro oppure se nel nucleo familiare è presente una persona disabile con certificazione ai sensi della Legge 104.
Per i lavori e le spese effettuati dopo il 31 marzo 2024, sarà necessario dimostrare che, prima di quella data è stato presentato un titolo abilitativo.
Per gli interventi di edilizia libera ancora da iniziare, occorrerà un contratto firmato tra le parti con il pagamento di un acconto. Non sarà sufficiente avere un semplice preventivo.
In sintesi, solo chi rispetta questi requisiti potrà accedere ai benefici, mentre gli altri dovranno far fronte alle spese senza sconti o cessioni.