Allarme telefonico per le piattaforme elevatrici: facciamo il punto


Per le piattaforme elevatrici capita ormai da qualche anno a questa parte che, al momento della verifica biennale obbligatoria, l’ingegnere dell’organismo notificato incaricato prescriva in maniera più o meno esplicita di collegare la cabina ad una linea telefonica, in modo da poter chiedere soccorso nel caso in cui ci si ritrovi intrappolati all’interno.

Questo tipo di prescrizione riguarda in genere gli impianti datati, in quanto su quelli di più recente costruzione il collegamento telefonico dovrebbe essere previsto fin dall’installazione.

Vediamo allora di capire il perché di questo cambiamento.

Le piattaforme elevatrici sono impianti regolamentati dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE.

La Direttiva prescrive che, nel caso in cui esista il rischio di intrappolamento all’interno di una macchina, occorra prevedere un sistema di allarme, senza però specificare nel dettaglio la tipologia del sistema da adottare.

Questo negli anni passati ha fatto sì che le piattaforme elevatrici fossero equipaggiate con un semplice allarme sonoro che, come è facile immaginare, in molte situazioni può rivelarsi poco efficace.

Nel caso degli ascensori invece la Direttiva Ascensori, fin dalla 95/16/CE, ha sempre specificato che ciascuna cabina debba essere dotata di un sistema di allarme che consenta una comunicazione bidirezionale a voce con un centro di soccorso.

Ecco perché su tutti gli ascensori, ormai da più di vent’anni, troviamo sempre questo tipo di allarme.

Va da sé che sia per le piattaforme elevatrici che per gli ascensori il rischio di intrappolamento all’interno della cabina sia abbastanza simile.

Se poi si considera il fatto che le piattaforme sono spesso installate in ambito domestico, dove possono venire utilizzate anche da persone sole, è evidente come il solo allarme sonoro sia insufficiente a garantire la sicurezza degli utenti.

Questo tipo di valutazione del rischio è alla base di quanto prescrive la norma EN 81-41 (Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli ascensori – Ascensori speciali per il trasporto di persone e cose – Parte 41: Piattaforme elevatrici verticali previste per l’uso da parte di persone con mobilità ridotta), norma che è stata rilasciata per la prima volta nel 2010.

La norma EN 81-41 prescrive al punto 5.5.16 che ci debba essere un dispositivo che permetta la comunicazione bidirezionale a voce con un centro di soccorso, ma non fornisce ulteriori dettagli, a differenza della norma per gli ascensori EN 81-20, la quale specifica che il dispositivo di allarme debba consentire una comunicazione bidirezionale a voce con un centro di soccorso e che l’avvio della chiamata di soccorso debba avvenire in maniera automatica con la semplice pressione di un pulsante.

Dunque, nel caso di una piattaforma elevatrice si può ottemperare a quanto prescrive la norma di prodotto EN 81-41 anche con una semplice cornetta telefonica installata all’interno della cabina.

Va detto, per completezza di informazione, che nessuna norma è obbligatoria, mentre è certamente obbligatorio osservare le Direttive, perché queste ultime sono legge.

Quindi, non è obbligatorio realizzare una piattaforma elevatrice in conformità alla norma EN 81-41 e dotarla di un sistema di allarme telefonico.

Tuttavia, poiché come detto la norma si basa su una valutazione dei rischi e fornisce indicazioni su come minimizzare o eliminare tali rischi, chi volesse utilizzare un sistema di allarme alternativo avrebbe anche l’onere di dimostrare che esso presenta un’efficacia almeno equivalente a quello della norma.

Per tale motivo difficilmente oggi si potrebbe portare a certificazione una piattaforma elevatrice senza un sistema di allarme telefonico.

Cosa fare allora per gli impianti esistenti?

Certamente installare un sistema di allarme telefonico automatico o anche una semplice cornetta in cabina aumenta la sicurezza degli utenti, soprattutto in contesti domestici, dove è più probabile che l’impianto venga utilizzato da persone anche solo momentaneamente sole.

Per gli impianti nuovi il problema non si pone, poiché ormai tutti quelli in commercio sono di solito forniti almeno della cornetta telefonica e possono essere dotati anche di combinatore telefonico automatico come optional.

Naturalmente il cliente finale, debitamente informato dal venditore, dovrà avere cura di fornire una linea telefonica fissa, che può anche essere una derivazione della linea di casa già esistente.

In alternativa è sempre possibile ricorrere ad un’interfaccia GSM, che assicura il collegamento tramite la rete cellulare.